Controlla e tue registrazioni comprendendo la risposta in frequenza

Capire i microfoni è fondamentale per avere il controllo sulla musica, comprendendo  la risposta in frequenza, le caratteristiche, i diagrammi polari, i tipi.

Per qualsiasi lavoro si eserciti, il successo è direttamente proporzionato al modo in cui i dettagli vengono  applicati. Registrare musica non è diverso da qualsiasi altro mestiere. I microfoni sono una parte importante del nostro mestiere, che tu sia un principiante o un professionista.

Risposta in frequenza

La risposta in frequenza si legge mediante un grafico, descrive la gamma di frequenze o toni musicali che gli strumenti riproducono durante l’esecuzione musicale, il microfono è uno dei più importanti.

La gamma dell’udito umano va da 20Hz a 20kHz. Un grafico della risposta in frequenza mappa orizzontalmente la frequenza più bassa che possiamo sentire (20Hz) sul lato sinistro del grafico. L’estrema destra è la frequenza più alta che possiamo sentire (20kHz).

Sebbene l’udito individuale varierà tra questi due estremi suddivisi in sezioni di bassi, medi e alti. In genere i bassi rappresentano frequenze comprese tra 20 e 300 Hz, i medi vanno da 300 Hz a 4 kHz e gli alti contano come qualsiasi cosa superiore a 4 kHz (in modo approssimativo).

Le colonne laterali del grafico rappresentano il guadagno, ossia quanto è sensibile il microfono rispetto alla posizione orizzontale della frequenza. Di seguito è riportato un esempio di grafico della risposta in frequenza di un segnale che viene potenziato nella fascia bassa:

Grafico
Grafico

Quando una curva di frequenza si sposta dal punto zero, il microfono viene potenziato alle frequenze interessate.


Dopo aver compreso un grafico di risposta in frequenza, ci sono altre considerazioni da esaminare prima di selezionare un microfono e utilizzarlo: le sue caratteristiche, il modello polare e il tipo.

Correlato: Le caratteristiche dei microfoni

Le caratteristiche dei microfoni


L ideale per registrare e per riprodurre musica live e non è ascoltare ciò che sta realmente accadendo. Per determinare questo si ha bisogno di tarare diffusori ottenendo una risposta in frequenza piatta.

Nel mondo reale, vedrai spesso le specifiche della risposta in frequenza citare un intervallo di frequenze, come 20Hz-20 kHz, seguito dalla quantità di variazione nella risposta in frequenza indicata in decibel, come +/- 6 dB. Questo ci dice semplicemente la quantità massima di aumento o riduzione in qualsiasi punto tra le frequenze date.

In generale, le oscillazioni limite di + o – dB non devono superare indicativamente i 3dB, oltrepassando questa soglia si percepiranno alterazioni nel tuo audio.

Fonia – I Microfoni per la voce

Superati i 3deB si iniziano ad avere le frequenze risonanti, facilmente problematiche, con la risposta in frequenza riusciamo a capire dove queste gobbe in “boost” si verificano, la risposta non deve essere piatta chiaramente, le oscillazioni fanno parte della musica, restare nei range accettabili, distribuire le enfatizzazioni dove si desidera nel modo dosato e corretto, rende l’ascolto dinamico e “giusto”.

Correlato: Come funzionano gli apparecchi acustici?

Misurazione dei livelli audio digitali – VU meter, Peaks, RMS

Puoi cambiare equalizzazione online caricando su questo sito un audio e capire come agiscono le frequenze, puoi anche utilizzare dei software di editing audio, come Protools, Cubase, Ableton, Logic, GarageBand, Nuendo, dotati di equalizzatori con lo spettro eq della risposta in frequenza, ci sono altri software più specifici di risposta in frequenza che utilizzano gli ingegneri che fanno rilevazioni professionali, ad esempio, i P.A. Man, che rendono perfetto l’ascolto di un impianto audio.

Correlato: La guerra del volume

6 tecniche di microfonaggio stereo